Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina
La Sterilità maschile. |
|
Le cause di una mancata gravidanza sono spesso da ricercare nell'uomo. Prova ne sia il fatto che entrambi i coniugi devono sottoporsi a una serie di esami. Fino a qualche tempo fa, ma non troppi anni indietro, la sterilità maschile era una "tabù". Non era varo che una coppia che non riusciva ad avere figli concentrasse le proprie attenzioni soltanto sulla donna. Per ottenere un coinvolgimento ab inizio dell'uomo si è dovuti uscire dalla falsa idea che sterilità è uguale a mancanza di virilità. Un uomo può vivere una normale e felice attività sessuale e, allo stesso tempo, può non poter concepire figli. Ecco come intervenire se dipende dal partner maschile: L'esame seminale.L'esame seminale -o spermiogramma- è l'indagine di laboratorio principale a cui viene sottoposto un uomo in questa fase. Anche se, è bene ricordarlo, nel 50% dei casi di sterilità maschile la causa non è imputabile ad alterazioni del liquido seminale. Lo spermiogramma mette in evidenza la presenza di un problema del quale, tuttavia, occorre comunque identificare la causa. L'esame seminale fornisce valori quantitativi e qualitativi del liquido (per esempio il numero e la vitalità degli spermatozoi ecc.): deve essere ripetuto a distanza di uno-due mesi, anche se il primo esame ha dato esito negativo e cioè se è normale. L'esame viene fatto ripetere perché il liquido seminale è sensibile a diversi fattori: (dall'uso di particolari farmaci, a scorrette abitudini di vita) che possono aver alterato i risultati. Il liquido seminale necessario per questi esami deve essere prelevato in modo sterile. Lavarsi molto accuratamente prima della raccolta, sia le mani che i genitali. Il seme va raccolto in contenitori sterili (chiedere in farmacia di contenitori sterili per l'urinocultura) curando di tenerli aperti il meno possibile e di non toccare l'interno. Il campione va portato di laboratorio dove va, previo appuntamento, esaminato subito e poi nelle ore successive. Si parla di: Aspermia : se non c'è liquido seminale. Ipospermia : se il volume è inferiore a 2 ml. Iperspermia: se il volume è superiore a 6 ml. Azoospermia : se nel liquido seminale non ci sono spermatozoi. Oligospermia : se il numero degli spermatozoi è inferiore a 20.000.000 per ml. Astenozoospermia : se la motilità è inferiore al 50% del numero totale. Teratozoospermia: quando gli spermatozoi ma formati superano il 50% Le cause della sterilità maschile si possono identificare: - Nell'incapacità o nella diminuita capacità di produrre spermatozoi normali. - Nell'impossibilità di portare il seme prodotto all'esterno - Nel varicocele. - In traumi chirurgici. - Nella formazione di anticorpi anti-spermatozoi. Il varicocele.È una dilatazione varicosa delle vene dello scroto, che può interferire con la produzione degli spermatozoi perché innalza la temperatura del testicolo. Come si accerta: il medico sente la vena dilatata al tatto. Alla visita, però, deve seguire l'esame del liquido seminale (spermiogramma), perché non è detto che la presenza di varicocele determini sempre alterazioni del numero degli spermatozoi. Una volta accertata un'anomalia, si procede con l' Eco-Doppler, un esame che, mediante l'osservazione della circolazione nei vasi sanguigni, permette di valutare l'entità del disturbo. Il varicocele si cura con l'intervento chirurgico. Si tratta di un'operazione molto semplice, che richiede un solo giorno di ricovero e che consiste nell'asportazione della vena dilatata mediante un taglio all'altezza dell'inguine. L'intervento, però, dovrebbe essere eseguito non appena si rileva il disturbo: il varicocele, infatti, influisce sulla fecondità molto gradualmente, per cui prima si interviene e minori sono i rischi per la fertilità. Il Criptorchidismo.È la mancata o incompleta discesa di uno o di entrambi i testicoli dello scroto. Si tratta di un difetto congenito, tanto più serio ai fini della fertilità se coinvolge entrambi i testicoli (criptorchidismo bilaterale). Il criptorchidismo si rileva con la visita degli organi genitali. L'unico intervento efficace è l'orchiopessi, che consiste nel riposizionamento del testicolo nella sua sede. Fino a poco tempo fa, si riteneva impossibile migliorare la funzionalità del testicolo fuori posto nell'adulto: i medici pensavano che l'intervento dovesse essere eseguito entro il 5 anni, altrimenti sarebbe stata compromessa la capacità di produrre spermatozoi. Recenti ricerche, al contrario, hanno dimostrato che non esiste una sicura correlazione tra l'età in cui viene effettuato l'intervento e i risultati ottenuti. Non sempre, comunque, una volta fatti scendere nella posizione normale i testicoli funzionano bene: soprattutto se il criptorchidismo è bilaterale, i testicoli, in genere, rimangono difettosi e non riescono a produrre sperma fecondante. Le infezioni.Le forme infiammatorie non curate, se si cronicizzano, possono provocare infertilità e a volte anche sterilità. Infezioni provocate da malattie veneree (come la gonorrea e la sifilide) o da altre malattie sessualmente trasmessibili (Clamidia) possono, infatti, determinare l'ostruzione del canale (il dotto deferente) che dal testicolo va alla vescicola seminale. In questo caso, l'assenza di spermatozoi nel liquido eiaculato dipende da un ostacolo meccanico che impedisce il loro passaggio dal testicolo attraverso il dotto deferente. Come si accerta: l'esame più indicato per accertare la presenza di infezioni e il test di Stamey. Questa metodica si articola in tre fasi. In primo luogo, si esegue un'urinocoltura, cioè la ricerca di batteri nell'urina. Poi si procede con il massaggio prostatico (effettuato inserendo un dito nel retto per stimolare la prostata a secernere il liquido prostatico, un importante costituente di quello seminale) e con la coltura (ricerca di batteri) del liquido prostatico emesso dal pene. Infine, il paziente orina di nuovo (per effettuare una sorta di lavaggio dell'uretra in cui è confluito il liquido prostatico) e si esegue una seconda urinocoltura. Una volta individuato il germe responsabile dell'infezione, bisogna avviare subito una cura a base di farmaci antibiotici specifici. L'insufficienza ormonale.La produzione degli spermatozoi può non avvenire normalmente se l'ipofisi (si tratta della ghiandola situata alla base del cervello che elabora numerosi ormoni e sovraintende al funzionamento di altre ghiandole) non secerne ormoni in quantità sufficiente. Questo deficit ormonale prende il nome di ipogonadismo ipogonadotropo ed è provocato dall'insufficiente produzione delle gonadotropine FSH (ormone follicolo-stimolante che nell'uomo stimola la produzione degli spermatozoi) da parte dell'ipofisi. Come si accerta: occorre sottoporsi a una serie di esami del sangue mirati al dosaggio de gli ormoni. Il deficit ormonale (ipogonadismo ipogonadotropo) si cura con farmaci specifici, che contengono l'ormone che si produce in quantità insufficiente. Le anomalie genetiche. Negli ultimi anni, grazie a studi e ricerche sui geni (le particelle dei cromosomi portatrici dei caratteri ereditari), sono state scoperte anomalie costituzionali in grado di determinare la totale assenza di spermatozoi (azoospermia) o la produzione di un numero di spermatozoi insufficiente al concepimento (oligozoospermia). In particolare, si e accertata la connessione tra l'incapacità di secondaria e la mancanza di alcuni geni localizzati nel cromosoma Y (fa parte della coppia XY, che indica i due cromosomi sessuali della cellula maschile).Come si accerta: le anomalie vengono diagnosticate con un esame del sangue mirato alla ricerca di geni localizzati sul cromosoma Y. Quando il numero degli spermatozoi è molto ridotto, si può ricorrere a una particolare procedura di fecondazione in vitro. Si tratta della tecnica con microiniezione, che permette di iniettare, con una micropipetta di vetro, un singolo spermatozoo all'interno della cellula uovo precedentemente prelevata dal corpo materno. In presenza di questa anomalia genetica del cromosoma Y, però, usando gli spermatozoi per la microiniezione si corre il rischio, nel caso poi nasca un figlio maschio, che il bambino erediti lo stesso difetto del padre e che sia quindi destinato a essere sterile.
Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina
|